L’Eden dell’Oceano Indiano

Il posto più bello del mondo?”: difficile, se non impossibile decidere quale, sia questo sul mare, nel mare o sulla terra, eppure qualcuno, nel lontano 1885 scrisse che “Dio creò Mauritius e poi il Paradiso Terrestre”. E quel qualcuno era il grande scrittore Mark Twain.
Difficile dargli torto, considerate le sue spiagge, il suo mare e la sua natura rigogliosa: Mauritius, isola vulcanica, lunga solo 58 chilometri e larga 47, posta nell’Oceano Indiano, a poco meno di 3 mila chilometri dalle coste africane della Tanzania e a poco più di 550 a est dell’isola del Madagascar, potrebbe in effetti avvicinarsi molto all’immagine dell’Eden.
Mare cristallino, abbiamo detto, spiagge bianchissime, lagune turchesi, con al centro un vasto altipiano dalla morfologia forse unica per il grande numero di crateri vulcanici che vi si trovano; i tanti corsi e salti d’acqua, un Paese ideale per chi ama il mare, ma anche per quanti sono innamorati del trekking e delle lunghe passeggiate tra la natura incontaminata, un luogo adatto a tutti e per qualunque necessità o “desiderio”, per chi vuole solo riposarsi in un luogo straordinario, per chi è in luna di miele e per le famiglie.

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Port Louis, capitale dell’isola Mauritius

L’isola, con capitale Port Louis, per la verità un arcipelago – oltre alla principale, omonima, comprende anche le isole di Agalega, Cargados, Carajos e Rodrigues – geograficamente fa parte delle isole Mascarene, che tra l’altro comprendono anche il territorio francese d’oltremare di Reunion.
L’arcipelago non ha una lingua ufficiale ma, essendo stata sino al 1968 una colonia del Regno Unito, la lingua utilizzata è l’inglese: quella maggiormente parlata tuttavia, è il creolo mauriziano, basata sul francese, ma con chiari influssi inglesi, sudafricani e indiani.

La rigogliosa natura dell’interno dell’isola di Mauritius

Non esiste una religione di stato, anche se quella maggiormente praticata è l’induismo, ma non mancano il cristianesimo, l’islamismo e il buddismo.
Famosa nel mondo per il calore umano della sua popolazione multiculturale, per le bianche spiagge e per gli hotel di lusso, grazie al clima tropicale, lungo la costa persino durante le stagioni più fresche, (in particolare da maggio a settembre), le temperature dell’arcipelago scendono raramente al di sotto dei 22°C.: Mauritius è dunque la meta perfetta per un viaggio in qualunque periodo dell’anno.
Il caloroso senso di accoglienza che caratterizza Mauritius si traduce anche nell’impegno a preservare gli elementi di unicità che rendono l’Isola così speciale. Le iniziative in questo senso sono svariate e alcune partono proprio dai professionisti dell’ospitalità mauriziana, come hotel e resort. Eccone alcune.

Constance Hotels & Resorts è stato il primo gruppo mauriziano a ricevere la prestigiosa certificazione Green Globe, grazie alle politiche di risparmio energetico e idrico, riciclaggio, compostaggio e protezione della fauna e della flora.
Ad esempio, l’acqua piovana raccolta viene usata per irrigare le piante, mentre per ridurre l’uso di bottiglie di plastica sono state introdotte quelle di vetro. Inoltre, spesso gli ospiti vengono coinvolti nella coltivazione di piante autoctone o nella protezione dei siti di nidificazione delle tartarughe.
Dopo il Lagoon Attitude nel 2019, dal 1° novembre scorso tutti gli hotel Attitude hanno eliminato la plastica monouso: in questo modo ogni anno più di 3,6 milioni di articoli in plastica monouso non vengono più prodotti, grazie alla scelta di alternative sostenibili di bottiglie, pantofole, posate, cannucce, imballaggi, chiavi della camera, sacchetti della spazzatura e cuffie per la doccia. A luglio 2020, inoltre, è stato introdotto il programma Positive Impact movement, che si prefigge di proteggere l’ambiente, supportare l’economia e le comunità locali.

Un particolare dello Shanti Maurice Resort & Spa

Oltre a essere Travelife Gold member, Shanti Maurice Resort & Spa, ha avviato una collaborazione con la ONG Reef Conservation: è 100% plastic free e ha predisposto un team interno per sensibilizzare ospiti, staff e comunità locale sull’importanza di proteggere la vita marina. Il monitoraggio di laguna e vita marina vengono effettuati ogni anno, valutando azioni correttive. Non mancano pratiche di risparmio energetico, gestione dell’acqua e dei rifiuti. Un altro progetto è Seva (in hindi “servizio disinteressato”), incentrato sull’impegno verso la comunità per avere un impatto positivo su ambiente e persone.

Salt of Palmar Resort

Salt of Palmar, il nuovo hotel del gruppo “The Lux Collective”, della collezione Salt, e certificato Green Globe, ha una propria Salt Farm in cui vengono coltivate verdure, frutta ed erbe aromatiche con pratiche idroponiche e di permacultura.
L’hotel non utilizza materiali sintetici monouso e pratica il compostaggio. Gli involucri per i prodotti da bagno, (bio e senza parabeni), sono in amido di mais biodegradabile, tutti gli asciugamani e le lenzuola in puro cotone biologico. L’hotel si rivolge a fornitori locali, ad aziende agricole accuratamente selezionate che evitano l’uso di prodotti chimici.

Sun Resorts Ltd

Sun Resorts Ltd ha messo in atto un programma chiamato “Suncare”, al fine di “prendersi cura delle persone e del pianeta”. Alcune delle azioni in questo senso sono appunto l’eliminazione della plastica, la riduzione dello spreco alimentare, il riciclo dell’80% dei rifiuti e l’implementazione di un sistema di gestione dei rifiuti stessi, la produzione di acqua calda attraverso l’energia solare in tutti i resort, la promozione della piantagione di vegetazione endemica e la collaborazione con l’Università di Mauritius per un programma di conservazione marina.

The Residence Mauritius

E per concludere, The Residence Mauritius ha recentemente lanciato l’iniziativa Earth Basket sperimentata in fase di lockdown: è stato istituito un Comitato Verde, responsabile dello sviluppo di un orto sostenibile e di una fattoria, gestiti e curati attraverso una stretta collaborazione tra reparti, per coltivare prodotti autoctoni, in totale autonomia, a seconda delle esigenze della struttura. I rifiuti alimentari vengono utilizzati per concimare senza uso di pesticidi.
Altri progetti in corso, nell’ambito di Cenizaro Cares, sono il ripristino delle mangrovie e la pulizia delle coste al di fuori del Resort