Agra. Corrispondenze dall’India

Feb 09, 2021 di Raffaella Vacis in Corrispondenze dall'India

Sono poco più di 200 i chilometri che separano Delhi da Agra.

Chilometri noiosi e lenti nonostante la strada scorrevole. Piccoli villaggi, pianura scolorita, agricoltori, capanne, fumaioli. Sono chilometri di pensieri e immagini da Pianura Padana.

Finalmente Taj Mahal. Anni di programmazioni saltate.

Lo intravedo per la prima volta dalla terrazza dell’hotel, lo sguardo si perde tra edifici scrostati, fatiscenti. Lui troneggia là in fondo, col suo bianco impassibile e sfrontato. In mezzo al caos spietato. Alle catapecchie. Uccelli ovunque ad Agra, cantano e danzano perennemente. Salutano giorni, intrecciano tramonti.

Odori così forti che colonizzano le mie narici, scendono sino alle parti più recondite dello stomaco. Vacche magre sparse, quasi consapevoli della loro intoccabilità. Strade e marciapiedi. Buche, pozze d’acqua, risciò.

Venditori. A tratti mi attraversa lo sgomento.

Percorriamo il viale che conduce all’ingresso. Controlli. Code per ladies e gents. Apro la borsa, sale il calore, il colore dei sari mi inebria. Li sbircio, li ammiro, li desidero anche un po’. Sarà che voglio mescolarmi a loro. Perdermi nel luccichio di anelli dorati, in occhi sempre dolci, mai aggressivi, ma mai veramente felici. Scorgo dolcezza ovunque.

Me lo trovo dinnanzi agli occhi. Poso lo sguardo su quello che è considerato da molti l’edificio più bello del mondo.

Mi pervade un senso di calore interiore che sale dal plesso solare e mi attraversa completamente.

Maestoso e perfetto giace nel caos eterno. Si porta tutto l’amore che può, testimone di secoli di storia che non l’hanno scalfito. Impassibile. Qui giace il corpo della moglie adorata. Attraversiamo l’immensa sala, un turbinio di bellezza. Perfezione. Grandezza. Mi trattengo qualche minuto. Penso a loro che seguitano ad amarsi e amandosi si trasformano in testimoni di infinito. Il Taj Mahal è questo. Cattedrale d’amore perpetuo, immutato. Socchiudo gli occhi, cerchiamo un po’ d’ombra, di pace. Sorrido.

Suggerimenti:
Appena giunti in India vi suggerisco di scaricare due app. (per i trasferimenti in taxi), che vi permetteranno di spostarvi in autonomia, risparmiando: Uber, Ola cabs. Noi le abbiamo utilizzate giornalmente, il rapporto qualità/prezzo è ottimo. Possono essere un buon mezzo per raggiungere Agra da Delhi e viceversa.

Posticini ad Agra:

Saniya Palace Hotel: La sua terrazza sul tetto è un palcoscenico in cui si avvicendano scimmie, bambini con aquiloni, uccelli, con il Taj Mahal sullo sfondo. L’offerta di drink è minima ma il tramonto lassù è davvero imperdibile.
Vi suggerisco anche il Shankara Vegis, un posticino molto semplice ma tranquillo. I suoi piatti vegetariani sono ottimi ed hanno conquistato anche l’esigente palato di mio figlio Tommaso, allora tredicenne.

Taj Mahal info varie:

Il sito ufficile del Taj Mahal è www.tajmahal.gov.in

Ricordate che il Taj Mahal è chiuso il venerdì, per i non fedeli, in quanto giorno di preghiera. Sotto i 15 anni l’ingresso è gratuito in tutti i siti indiani. Ai paganti viene consegnata una bottiglia di acqua e dei copri-calzature, da utilizzare per camminare nelle sale. La macchina fotografica può essere introdotta nel complesso ma non può essere utilizzata all’interno del mausoleo.

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