Tramonto a Castelsardo

Dalla terrazza, verso le 21, pochi attimi prima del tramonto, quando il sole sembra tuffarsi nel mare, la cittadina di Castelsardo, sulla costa nord della Sardegna, appare agli occhi di chi guarda, come un presepe. Ed è come se dietro a questo straordinario spettacolo vi fosse la mano di un regista, con un unico interprete, la natura.

Certo, tramonti meravigliosi, se il tempo e il luogo lo permettono, se ne possono trovare a decine, uno più bello dell’altro, ma in questo caso, al tramonto del sole si legano anche le luci della città, i riflessi del mare, un cielo straordinariamente azzurro, un silenzio assordante e una terrazza sulla quale respirare oltre che il profumo della macchia mediterranea che ci circonda, anche quello del cibo, magari di una grigliata di pesce, magari poco poetica, ma che tuttavia contribuisce al piacere della serata.

E allora andiamo con ordine.
La terrazza dalla quale lo sguardo abbraccia questo spettacolo, è quella del ristorante “Su Nuraghe”, che dal 1979 cerca di valorizzare i prodotti della zona, di mare e di terra, in vere e proprie leccornie.
Il locale si trova su una collina che, con la sua terrazza, guarda verso ovest, verso l’isola dell’Asinara, distante poche miglia: ai piedi della collina, ecco Castelsardo con il suo famoso castello a dominare il sottostante abitato.

La luce, prima del tramonto è chiara, particolarmente luminosa e sembra che sia sufficiente allungare una mano per toccare le case: poi il sole, alle spalle dell’abitato, comincia ad abbassarsi e poco alla volta, mentre il sole svanisce nell’acqua del golfo, la luce si trasforma e Castelsardo diventa quasi una macchia scura e dalla terrazza si nota solo il contorno dell’abitato.

Il sole continua a scendere e quando ormai è quasi al termine della sua “immersione” in mare, il regista da il via alla trasformazione: improvvisamente si accendono decine e decine di luci, nelle strade, nelle case, sul castello e pochi secondi più tardi il cielo, dove il sole è scomparso, si diffondono nuovi colori, dal rosa al rosso, mentre il cielo sopra la città gallurese, presenta agli occhi di chi guarda, una incredibile sfumatura blu, quasi nero ad est, in alto blu, poi celeste, sino a diventare quasi bianco, andandosi a confondersi con il rosso lasciato dal sole.

Dicevamo di un silenzio assordante perché per quei brevi momenti quanti si trovano sulla terrazza, sono quasi ammutoliti davanti a quello straordinario spettacolo: se si usassero ancora le macchine fotografiche, si sentirebbero i clik degli scatti di decine di foto, oggi invece si usano i cellulari, a volte tanto fastidiosi, ma in questo caso indispensabili per portarsi a casa un ricordo da tenere nel cuore.

Ma lo spettacolo non è finito, alla natura si sostituiscono le mani di uno cheff magari non stellato, ma non per questo meno bravo.
Su Nuraghe, un paio di chilometri e alcune curve prima di arrivare a Castelsardo, presenta il suo di spettacolo,  piatti unici, come detto di terra e di mare, soprattutto di mare: impossibile elencarli, ma credeteci, su quella terrazza, il cibo che quel locale presenta, è un po’ come il tramonto, straordinario.