Ciaspolando in Valtellina

Se l’Italia in questi mesi tribolati causa la pandemia da coronavirus, è a colori, (gialla, arancione o rossa), la Valtellina ha messo invece le sue piste, verdi, blu, nere o rosse in naftalina: per rivederle, se tutto andrà bene, l’appuntamento è al prossimo 7 gennaio 2021, altrimenti . . .
Tuttavia la Valtellina non è nota solamente per i suoi impianti e le sue piste percorse dai grandi nomi dello sci, ma offre anche diversi itinerari per le ciaspole che si snodano lungo tutte le sue località tra fitti boschi e distese ricoperte dalla neve.
Ecco allora alcune indicazioni per gli amanti di questo sport e per quanti, non potendo indossare gli sci, si dovranno accontentare della racchette, intese come ciaspole.

Chi è alle prime armi e vuole familiarizzare con questo sport può percorrere il sentiero che da Fenile porta a Pescegallo, con un dislivello di circa 200 metri. I più esperti possono continuare il percorso e raggiungere il rifugio Salmurano, aumentando così il dislivello e raggiungere una quota di 1850 metri.
In Val Tartano, la Val Corta è un vero e proprio paradiso per gli amanti delle ciaspole: l’itinerario, alla portata di tutti, inizia dalla località di Biorca, a 1140 metri di quota e, dopo un dislivello di circa 120 metri, raggiunge il caratteristico abitato di Bagini a 1260 metri.

Aprica offre ai propri visitatori percorsi adatti a tutti i tipi di preparazione fisica. Tra abeti e larici e costeggiando la pista superpanoramica, si sviluppa l’itinerario che dagli impianti del Baradello raggiunge “Bratte basse”. Una volta arrivati a destinazione, si potrà ammirare Aprica, la Riserva Naturale di Pian di Gembro e il monte Padrio in tutto il loro splendore.
Un altro itinerario che regala una full immersion nella natura inizia all’interno della Riserva Naturale di Pian di Gembro e termina nella zona di “Piscè”. Il percorso presenta un leggero dislivello e si sviluppa sul crinale della montagna che divide Aprica da Pian di Gembro. Proprio in questo punto i turisti possono godere di una magnifica vista di Aprica dall’alto e delle cime delle Orobie orientali.

In Valmalenco, dalla località di San Giuseppe, sopra Chiesa in Valmalenco, si dirama un itinerario con un dislivello di circa 500 metri, perfetto per le famiglie perché non presenta particolari difficoltà essendo ben segnalato e molto frequentato. Alla fine del sentiero il lago Palù si mostra in tutta la sua bellezza e da qui i turisti possono percorrere l’intero circuito ad anello e godere di vedute mozzafiato.
Un altro percorso in questa zona della Valtellina vede il suo punto di partenza proprio a Chiesa in Valmalenco: da qui, ciaspolando tra larici e pini mughi, si raggiunge dopo un dislivello di 514 metri la conca dell’Alpe Lago. Durante l’itinerario è possibile attraversare l’alpe di Pirlo, nota per l’interessante sentiero della pietra ollare.
Anche il comprensorio di Bormio propone ai suoi ospiti diversi percorsi per scoprire luoghi magici e vivere esperienze a contatto con la natura.

Il Sentiero dell’Ables parte da Santa Caterina Valfurva e accompagna i turisti alla scoperta di una vecchia mulattiera della Grande Guerra. Dopo circa 490 metri di dislivello, si raggiunge la località di Ables: qui non si può che rimanere a bocca aperta di fronte al meraviglioso panorama sul paese, sulla ski area e sui maestosi monte Sobretta e monte Cevedale.
Da Arnoga invece inizia un itinerario semplice, che presenta un dislivello di circa 350 metri ed è completamente immerso nella natura. Il punto di arrivo sono le Baite Cagnol e da qui il panorama parla da sè: la Cima Piazzi con il suo ghiacciaio e il Corno Dosdè accolgono i turisti una volta raggiunti in cima.

Livigno, il Piccolo Tibet, propone due sentieri piacevoli, immersi nella bellezza dei paesaggi alpini innevati. Il Sentiero delle Tee parte da Pont Lonch con una piccola salita; continua poi su saliscendi dolci tra le piste da sci e boschi caratterizzati appunto dalla presenza delle Tee, ovvero le antiche abitazioni in legno utilizzate  dai pastori durante il periodo estivo..
Il Sentiero dell’arte, invece, si sviluppa all’interno di boschi di larici secolari e qui i turisti possono visitare una vera e propria galleria d’arte all’aria aperta: l’intero sentiero è infatti costellato da sculture in legno di artisti provenienti da tutto il mondo.

Bondeno

Anche la Valchiavenna offre numerose proposte di itinerari per andare alla scoperta dell’incanto della neve. Si parte subito con un percorso impegnativo da Isola, piccolo borgo nel comune di Madesimo presso il Lago artificiale della Valle del Liro: durante il tragitto è possibile ammirare la massima espressione della natura: la cascata di Borghetto che durante la stagione invernale diventa di ghiaccio andando quasi a formare un’opera scultorea e le cime dei vari monti che sembra quasi stiano per sfiorare il cielo.
Altro percorso ideale per le ciaspole è quello che da Francisio conduce al piccolo borgo di Bondeno, nella piana di Gualdera, nota per le sue baite costruite in pietra che testimoniano il patrimonio rurale della zona. Durante il tragitto i “viaggiatori” sono accompagnati dalla montagna in tutta la sua maestosità, dal gruppo delle Camosciere, dal pizzo Quadro e dal pizzo Tambò mentre gli ultimi metri regalano vedute mozzafiato sul Motto di Bondeno e l’Alpe Devero che viene sovrastata dal Pizzo Alto.