Torna la Disfida di Barletta

La rievocazione dell’epico scontro, nel 1503, tra italiani e francesi, condotti da parte italiana da Ettore Fieramosca  e da parte francese da Charles de Torgues, soprannominato Monsieur Guy de la Motte, nella famosa “Disfida di Barletta riprende dopo 14 anni: da giovedì 19 a sabato 21 settembre, il borgo antico e marinaro di Barletta, con il Castello, Porta Marina, piazza della Prefettura e le vie del centro, diventeranno un palcoscenico sul quale andrà in scena uno spettacolo multiforme, suggestivo e coinvolgente, a cura del direttore artistico della Disfida, il regista teatrale Sergio Maifredi.
Giovedì 19 settembre, in piazza Prefettura, il momento dell’Offesa, l’affronto rivolto dal condottiero francese Guy de la Motte, alla presenza degli spagnoli, al valore dei cavalieri guidati da Ettore Fieramosca, rivivrà nel racconto teatrale interpretato da cantori, attori e figuranti;
venerdì 20 settembre, Piazza Marina ospiterà il giuramento dei 13 cavalieri italiani, in un’atmosfera solenne e suggestiva;
sabato 21 settembre, nel fossato del castello andrà in scena il certame cavalleresco, l’epico scontro fra i 13 cavalieri francesi e i 13 italiani.
Seguirà, in Piazza Marina, e non in cattedrale, per fare in modo che tutti possano assistervi, il Te Deum di ringraziamento dei cavalieri per l’esito vittorioso dello scontro. Infine, in una atmosfera di festa e giubilo il corteo trinfale sfilerà per le strade della città, animato da giochi spettacoli.

Ettore Fieramosca

Sto immaginando una messa in scena di grande coinvolgimento popolare – dice Sergio Maifredi – che da un lato rispetti la stratificazione di tradizione che la Disfida ha e, dall’altro, introduca delle novità nel modo di raccontare gli avvenimenti. Stiamo scritturando ottimi attori del teatro di prosa a cui affidare i ruoli dei protagonisti della Disfida.
Con loro vorrei dare voce ai personaggi principali, anche in questo caso non chiudendoli in dialoghi tra loro ma in apertura verso il pubblico, recitando col pubblico, al pubblico. Come si fa nel teatro dei pupi, evocando, più che recitando, le azioni”.
Coinvolgente e popolare, sono le parole chiave di questa edizione de La Disfida di Barletta – ha detto il sindaco Cannito – perché questo deve essere lo spirito di un evento di cui è impregnata l’identità non solo cittadina ma anche del territorio. Questa Disfida avrà il rigore dell’evento storico, l’estro della rievocazione artistica e la bellezza dello spettacolo”.

La “Disfida di Barletta”, fu uno scontro tenutosi il 13 febbraio 1503 nella mattina di Sant’Elia (in territorio di Trani, all’epoca dei fatti sotto giurisdizione veneziana), fra tredici cavalieri italiani (sotto l’egida spagnola) e altrettanti cavalieri francesi.
Lo scontro avvenne in un’area recintata dai giudici delle due parti.
Gli italiani furono i primi a giungere sul posto, seguiti di lì a poco dai francesi, che ebbero il diritto di entrare per primi nel campo. Le due formazioni di cavalieri si disposero su due file ordinate, contrapposte l’una all’altra, per poi caricarsi vicendevolmente lancia in resta.
Jean d’Auton, tuttavia, afferma che gli italiani si avvalsero di uno stratagemma: anziché caricare, arretrarono fino ai limiti del campo di battaglia e aprirono dei varchi nelle proprie file per far fuoriuscire dall’area alcuni cavalieri francesi, riuscendo con alcuni di loro nel tentativo. Il vescovo Paolo Giovio riporta che i cavalieri italiani rimasero fermi sulle loro posizioni con le lance abbassate, in attesa della carica francese.
Il primo scontro non causò gravi danni alle parti, ma mentre gli italiani mantennero sostanzialmente salda la posizione, i francesi sembrarono leggermente disorganizzati: due italiani finirono disarcionati, ma una volta rialzatisi cominciarono ad uccidere i cavalli dei francesi, costringendoli a piedi.
Lo scontro continuò con spade e scuri, finché tutti i francesi vennero catturati o feriti uno dopo l’altro dagli italiani, che conseguirono una netta vittoria.