Il mito di Aretusa

Pareti di roccia che diventano distese di fiori colorati, lastre lapidee trasformate in cascate, pavimenti che si trasformano in fonti d’acqua dolce e onde spumose tra note di musica, tra prosa e poesia, tra mito e realtà; grotte che diventano boschi, fiumi, cieli stellati, mare e sorgenti.
Il mito di Aretusa” è uno spettacolo sorprendente – unico al mondo per la sua peculiarità e per la location che lo ospita – quello che ha debuttato al parco archeologico della Neapolis, un’area naturale ricca di reperti archeologici appartenenti a più epoche della storia siracusana, davanti a un pubblico attonito ed emozionato.
Lo spettacolo andrà in scena tutti i giorni, sino al 28 del mese di agosto, dalle 20.30 alle 22.30, 5 spettacoli, uno ogni mezz’ora.

Per la quantità e la rilevanza dei suoi monumenti, Neapolis  è considerata una delle zone archeologiche più importanti della Sicilia, nonché tra le più vaste del Mediterraneo.
Il mito di Aretusa” una perfomance teatrale e musicale diretta dal regista Guglielmo Ferro che svela agli spettatori – ed esalta in maniera straordinaria – il volto più suggestivo e nascosto dell’area archeologica del Teatro greco di Siracusa attraverso nuovi percorsi tra latomie, ulivi ed agrumeti.

Attori, musicisti e immagini video in 3D
regalano una bellezza ancor più meravigliosa al sito archeologico con uno spettacolo itinerante tra la Grotta dei Cordari, la Grotta del Salnitro e l’Orecchio di Dionisio.

La ninfa Aretusa, a cui è legata la millenaria leggenda della fonte siracusana cantata dai poeti, è la protagonista del viaggio nel mito insieme con la dea Artemide, tra racconti di fauni e poeti, di dee e ninfe, di uomini e tiranni.
Un debutto che è stato salutato con entusiasmo dai presenti, tra cui tante autorità e istituzioni ma anche guide turistiche e addetti ai lavori che hanno voluto partecipare al “battesimo” della nuova Neapolis con i suoi percorsi curati da Aditus srl, la società che gestisce i servizi aggiuntivi in concessione.
“Un momento di rinascita – commenta il direttore del parco archeologico di Siracusa, Carlo Staffile – per la Neapolis, per la città e per i siracusani, ma anche per la Sicilia tutta che si riappropria di un pezzo di bellezza esaltato da uno spettacolo immaginifico che esalta il luogo. Oggi, il parco della Neapolis è diventato ancora più vivo perché ricco di emozioni da parte del pubblico e di chi lo ama e lo riscopre”.
Gli fa eco il presidente di Aditus, Riccardo Ercoli e amministratore Momento srl. “Siamo innamorati di Siracusa e della Sicilia – commenta – e non potrebbe essere diversamente perché questi luoghi sono unici ed è un privilegio poterli conoscere e valorizzare. Il nostro lavoro, in piena sinergia con il territorio con cui collaboriamo con entusiasmo, è proprio quello di dare bellezza alla bellezza con un evento di levatura internazionale come Il mito di Aretusa”.

Grotta Cordari

La scelta di mettere in scena Aretusa – in una scena diversa da qualsiasi palco al mondo – è di Guglielmo Ferro, il regista siciliano che ha voluto così ricordare le origini di Siracusa e del suo legame con la madrepatria greca che è a fondamento del mito della ninfa e di Alfeo.
“Conoscevo questi luoghi da bambino – commenta il regista – ed è una grande emozione poter lavorare in scenari così mozzafiato dove ogni cosa appare superflua, tanta è la bellezza. Così abbiamo deciso di non aggiungere nulla al luogo ma di renderlo magnifico attraverso la musica, le voci, le immagini con cui raccontiamo il mito, la favola del mondo”.

Ferro accenna anche alla tecnologia che sposa, in maniera delicata, l’archeologia e regala sofisticate ricostruzioni in 3D che trasformano la roccia in luoghi trasognanti.
Due i cast impegnati nello spettacolo che si alterneranno nel corso delle repliche: Francesca Ferro (Artemide), Nadia De Luca (Artemide), Mario Opinato (Fauno), Verdiana Barbagallo (Aretusa), Virginia Penna (Aretusa), Rosario Marco Amato (Fauno), Rosario Minardi e Giampaolo Romania (Filosseno).
“Il mito di Aretusa” è una produzione Momento srl in collaborazione con il Parco archeologico e paesaggistico di Siracusa, Eloro, villa del Tellaro e Akrai. Per la prima volta, saranno aperti al pubblico nuovi suggestivi scorci del parco di Neapolis che si arricchisce così di nuova magia e bellezza.
Il progetto performativo è affidato, come detto, alla regia di Guglielmo Ferro.

Orecchio di Dionisio

La ditta Giochi di luce di Michele Duchi, azienda leader nazionale del settore video, si occupa delle animazioni 3D, che vengono proiettate nella grotta dei Cordari rendendola scenografia dell’evento e di tutta l’illuminazione artistica dei luoghi di rappresentazione.

Un’azienda internazionale che ha curato eventi dalla portata mondiale come l’apertura delle Olimpiadi di Torino del 2016, il Ferrari world di Abu Dhabi o, ancora, videomapping di Eurofestival a Baku, Cayan tower a Dubai ma anche grandi proiezioni all’Arena di Verona, a palazzo Ducale a Venezia: tutti eventi che hanno esaltato i luoghi in cui sono stati organizzati mostrandone i lati nascosti e regalando nuova magia.
Info:
Il mito di Aretusa
Dal 17 luglio al 28 agosto
I biglietti sono acquistabili:
presso la biglietteria dell’Area Monumentale della Neapolis tutti giorni dalle 8:30 e fino a 30 minuti prima di ogni spettacolo, in alternativa online consultando il sito:
 www.aditusculture.com
La vendita dei biglietti online è consentita fino a 1 ora prima dell’inizio dello spettacolo.
Acquistando il biglietto per una visita all’Area monumentale della Neapolis e/o al Museo Paolo Orsi si ha diritto al biglietto ridotto per lo spettacolo nello stesso giorno.