Viaggio nei Balcani

Di Claudia Sugliano. Conoscere  un mondo nuovo a due passi da casa nostra è una delle motivazioni per intraprendere un viaggio nei vicini Balcani: Montenegro, Macedonia del Nord, Kosovo, stati “giovani”, nati dalla fine della Repubblica Iugoslava, e Albania, un Paese a lungo chiuso ed impraticabile, in balia di un dittatore.

Spesso associati alle  tragiche vicende di anni recenti, essi si rivelano mete  affascinanti proprio per la complessità della loro storia, per l’intrecciarsi di influenze diverse, che ne hanno forgiato  caratteristiche architettoniche, usi e costumi.
E poi, altro aspetto intrigante, accanto alla modernità che avanza non senza fare danni (vedi in Albania un’edilizia selvaggia, spesso ridondante e poco rispettosa dell’ambiente), qui vengono mantenuti costumi antichi, che ci riportano un profumo nostalgico di tempi passati.

Tirana, Skenderbeg-Square

La porta dell’Albania, la capitale Tirana, sta vivendo un grande mutamento, ma il suo centro rimane la grandiosa piazza  Skanderbeg, dedicata all’eroe nazionale, di cui si erge la statua equestre. La circondano i principali edifici cittadini: oltre alle architetture degli anni 1930, concepite dagli Italiani, ci sono la moschea Ethem Bey e la Torre dell’Orologio, entrambe ottocentesche, il Museo Nazionale storico, dai preziosi reperti archeologici, il Palazzo della Cultura con il Teatro dell’Opera e del Balletto.

Per razionalizzare la caotica crescita urbana  della capitale, grazie a collaborazioni internazionali, nel centro  sono sorte la TID Tower, progettata da uno studio belga e la 4 Evergreen Tower dello Studio fiorentino Archea Associati. Sempre a questo e all’architetto Marco Casamonti è stato poi affidato il  nuovo stadio nel cuore della città, l’Air Albania Stadium, non una semplice arena, ma un edificio pubblico contemporaneo, con negozi,  un porticato, ed all’esterno facciate rivestite di vetro.
Del vecchio stadio Kemal Stafa, progettato in epoca fascista da Gherardo Bosio, rimane l’ingresso monumentale, affacciato su Piazza Italia.

Kruja, Foto di Gisella Motta

Tutt’altra atmosfera si respira a 20 km da Tirana, nella pittoresca Kruja, abbarbicata alle pendici della verde montagna. Definita città-museo per l’antichissima storia risalente agli Illiri, essa ha il bazar più vivace dell’Albania, dove acquistare autentico artigianato locale, ed impressiona con il suo castello, sede del Museo di Skanderbeg, mentre quello Etnografico è ospitato in una casa tradizionale.

Durazzo, moderna e turistica, dal trafficato porto, conserva, tra le nuove costruzioni, resti antichi come quelli dell’anfiteatro romano, delle mura e del foro bizantino.

Berat, città dalle 1001 finestre

Tornando nell’interno, Berat, la “città dalle 1001 finestre”, è una delle mete più fascinose del Paese, per l’insieme architettonico dei suoi quartieri storici, dove convivono testimonianze di arte islamica e cristiana, e per il castello, che la sovrasta. Tra  le sue ben conservate mura  si celano chiese ortodosse, moschee e il Museo di Onufri, il famoso pittore di icone.

Patrimonio mondiale dell’Umanità, Argirokastro, nella  verde valle del fiume Drina, ha un centro storico importante, dominato dal castello, ricostruito a metà Ottocento da Alì Pascià di Tepelena, e famoso anche per l’ insieme di caratteristiche abitazioni, alcune delle quali, come la casa natale dello scrittore Ismail Kadarè, il grande figlio di questa terra, adibite a museo.

Butrinto, foto di Gisella Motta

Paese di contrasti, la  montuosa Albania offre anche splendidi panorami marini.
Nel suo lembo sud-occidentale, in magnifica posizione sullo Ionio, di fronte all’isola di Corfù, Saranda è una località turistica, oltre la quale si stende la spettacolare laguna di Butrinto, che il canale di Vivar collega al mare aperto. Qui negli anni Trenta  l’italiano Luigi Ugolini riportò  alla luce la città di Butrinto, con testimonianze greche, romane e bizantine. Del parco archeologico fanno parte il maestoso Teatro e il Battistero dai bei mosaici, mentre nel Museo, ospitato nel Castello veneziano,  sono esposti importanti reperti.

Dal sud dell’Albania e prima di dirigersi in Macedonia del Nord, dopo aver percorso una strada pittoresca, tra valli e maestose montagne, vale la pena di spingersi in Grecia, nella punta occidentale della Tessaglia, per visitare, vicino a Kalambaka, le Meteore,  il più importante complesso monastico greco dopo il Monte Athos.
Difficile descrivere la bellezza, la grandiosità e spiritualità del luogo, caratterizzato dagli alti pinnacoli-speroni di roccia, su cui sono  arroccati i sei monasteri. Non può che lasciare un’impressione indimenticabile la visita  di questi antichissimi conventi, un tempo difficili, quasi impossibili da raggiungere. Le chiese, gli affreschi, i piccoli giardini monastici, le figure ieratiche di monaci e monache, li rendono autentiche oasi di bellezza e spiritualità.

Nella Macedonia del Nord, (nome che nel 2019 ha sostituito Repubblica di Macedonia,  dopo un lungo contenzioso internazionale con la Grecia), la capitale Skopje riesce a sorprendere: oltre ad avere il più grande bazar d’Europa, è estremamente vivace anche nella sua parte moderna, con fontane, statue gigantesche, architetture grandiose ed una teoria di locali e caffè alla moda.

Ocrida

Non mancano chiese ortodosse e moschee, queste ultime nel quartiere al di là del Ponte di Pietra, di epoca ottomana. Principale destinazione turistica del Paese e luogo  incantevole è Ocrida, sull’omonimo lago, fra i più profondi ed antichi d’Europa, una cui sponda tocca anche l’Albania.
La cittadina, distesa intorno al porto, ha piazze dai millenari alberi, monumenti, moschee, viuzze dove fervono i commerci,  antiche chiese, fra cui la cattedrale di Santa Sofia. A dominarla è, sulle alture, un complesso di straordinari monumenti.

Ocrida e il suo lago

Superata la Gorna Porta, si incontrano la chiesa bizantina  della Madonna Perivlepta e la Galleria delle Icone, e appena più in basso, il ben conservato anfiteatro classico. Dal Castello dello Zar Samuele, una poderosa fortezza, si apre un panorama mozzafiato sul lago e le montagne intorno: nel 1979 la città e il suo lago vennero inclusi dall’UNESCO nella lista dei Patrimoni dell’umanità.

Scendendo a Plaoscnik,  troviamo la basilica bizantina di San Pantelejmon e poi, solitaria, arroccata su una rupe e affacciata sulla distesa lacustre, la chiesa di San Giovanni a Kaneo. Si raggiunge anche in battello, a 29 km da Ocrida, la chiesa di San Naum, dalle molte cupole, che domina un verde promontorio.

Bitola

Bitola, nella zona centrale del Paese, dove le moschee ricordano la dominazione ottomana, è considerata la città più elegante, grazie alle sue belle case settecentesche e ottocentesche, dalle facciate variopinte, alla via centrale animatissima.

Nelle vicinanze si visita l’importante sito archeologico di Heraclea, città fondata da  Filippo il Macedone e poi conquistata dai Romani. Fra resti di terme, di un palazzo episcopale, di una basilica paleocristiana, stupiscono gli intricati, complessi mosaici, fra i più belli del Mediterraneo, realizzati con grande varietà di tecniche, e che coprono una superficie di 1300 metri quadri. I più straordinari, nella basilica, sono capolavori della prima arte cristiana,  dove in un linguaggio simbolico, attraverso scene bucoliche, l’albero della vita, cani, tori, pavoni, si trasmettono i messaggi della Bibbia.

Il Kosovo, la nazione “più giovane” d’Europa, avendo proclamato la propria indipendenza nel 2007, accoglie il visitatore con calore e non poche sorprese. La capitale Pristina è in veloce evoluzione e, accanto al vecchio bazar e alle moschee, ha molte nuove costruzioni e tanti locali alla moda.

Rafting a Berat

Di straordinaria bellezza, a sud-est della città, è il monastero di Gracanica, fatto edificare nel XIV secolo dal re serbo Stefan Milutin e testimonianza della tormentata storia del Paese.
Pittoresca  e molto autentica si rivela Prizren, seconda città del Kosovo per numero di abitanti, dal bel centro storico,  con un quattrocentesco ponte ottomano, moschee  e chiese dai pregevoli  affreschi.

Sulla via del ritorno, eccoci infine in  Montenegro, con i suoi paesaggi aspri, le coste frastagliate, il mare dalle mille sfumature blu, una fra le destinazioni “mediterranee” dei Balcani.
Se risulta difficile descrivere la bellezza delle Bocche di Cattaro  e dell’omonima cittadina, chiusa fra possenti mura che si inerpicano sulla montagna, anche la vicina  Budva, con la suggestiva città vecchia e la cittadella, è una meta molto gradevole.

La tranquilla Ulcinij, dalla lunga spiaggia sabbiosa e il bel lungomare, un tempo era un covo di pirati.
A Cetinje, l’antica  capitale, si respira un’atmosfera provinciale, ma essa vanta un grande monastero e tutta una teoria di edifici storici ed interessanti musei, come quelli Nazionale e del Re Nicola.
L’ascetico monastero di Ostrog viene considerato il più importante luogo di culto ortodosso del Montenegro: situato in una posizione incredibile, a 900 m. di altezza, su una roccia a strapiombo, si  compone di varie chiese e merita assolutamente una visita.

Claudia Sugliano

Foto di copertina di Gisella Motta: Ocrida, Macedonia del Nord, nella lista dei Patrimoni dell’umanità.

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