Melius Network

Si terrà a Milano, il 7 e 8 maggio prossimi, in concomitanza di Tuttofood, il VII Forum della Cucina italiana nel mondo con la presentazione del progetto Melius, il network dei Best e Leading ristoranti italiani nel mondo: cento delegati, cuochi e ristoratori, arriveranno a Milano da oltre 40 Paesi per il lancio di una iniziativa senza precedenti che associa e promuove le migliori espressioni della ristorazione italiana nel mondo.
Promosso dall’Associazione Italian Cuisine in the World, in collaborazione con Tuttofood e Camera di Commercio di Milano MonzaBrianza Lodi, e parte del programma di Milano Food City, il Forum prevede due intense giornate di convegni, dibattiti, laboratori e degustazioni a Palazzo dei Giureconsulti, a due passi dal Duomo, Palazzo Bovara in corso Venezia, in collaborazione con Confcommercio Milano ed il valido contributo del CAPAC, e a Fiera Milano – Rho. Il progetto è realizzato con il supporto di APCI – Associazione Professionale Cuochi Italiani.
Tra i partner principali dell’evento il Consorzio del Parmigiano Reggiano, Circuito da Lavoro e Italian Luxury Food.
In omaggio a Milano, il Forum sostiene la petizione per il riconoscimento dell’Arte di fare il Panettone come Patrimonio immateriale dell’Umanità UNESCO lanciata da Stanislao Porzio, ideatore e organizzatore di Re Panettone®, Festa del dolce milanese. Pasticcieri artigianali d’eccellenza associati all’evento faranno gustare i loro lievitati la sera dell’8 maggio al Palazzo dei Giureconsulti
Durante il Forum, Heinz Beck, chef tristellato Michelin de La Pergola di Roma, terrà a battesimo l’edizione speciale del libro Italian Cooking for the Global Village con le ricette dei 192 cuochi che hanno partecipato alle dieci edizioni dell’Italian Cuisines & Wines World Summit (Hong Kong, Dubai, Pechino, Shanghai).
La sera dell’8 maggio si terrà anche la settima edizione del World Risotto Contest a Palazzo Giureconsulti.
Nel corso della due giorni a Palazzo Giureconsulti, Paolo Corvo, docente presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, parlerà anche delle prospettive di un Osservatorio Permanente dell’Enogastronomia italiana nel mondo, legato al circuito Melius.
Il Forum coincide anche con la XII Giornata mondiale delle cucine italiane (International Day of Italian Cuisines-IDIC, 7 maggio) che si celebra quest’anno con un piatto dedicato a Leonardo da Vinci, che fu anche cuoco e ristoratore, nel suo 500mo anniversario: la vegetariana zuppa di ceci sarà cucinata contemporaneamente in centinaia di ristoranti nel mondo.
Il clou dell’omaggio del Forum a Leonardo sarà nel cortile di Palazzo Bovara, sede del Circolo del Commercio di Confcommercio Milano: dieci grandi cuochi del Forum riprodurranno un menu che il grande inventore non poté mai realizzare a Milano, perché troppo avveniristico.
L’Italian Cuisine in the World Forum è nato nel 2011 come iniziativa di itchefs-GVCI  http://itchefs-gvci.org/ , un network con oltre 2000 associati tra chef, restaurant manager, comunicatori e culinary professional legati alla ristorazione ed alla gastronomia italiana in tutto il mondo.
I delegati al Forum rappresentano un settore che conta oltre 80.000 ristoranti nel mondo, autentici ambasciatori permanenti della cucina italiana, che ogni giorno servono milioni di clienti che sono alla ricerca di una proposta enogastronomica autentica e di qualità. La ristorazione italiana all’estero si pone come la vetrina più importante per la diffusione del Made in Italy agro-alimentare fuori confine e di una serie di altri prodotti e servizi ad esso collegati, inclusi quelli turistici.
Un network di ristoranti italiani di qualità fuori dall’Italia: i ristoranti vengono ammessi al circuito Melius in base alle segnalazioni e alle valutazioni di ispettori di comprovata capacità.  Il rinnovo annuale dell’adesione è subordinato al superamento delle ispezioni.
I ristoranti di Melius appartengono a due categorie:
Best 100: 50 ristoranti eccezionali, indipendentemente dalla loro posizione geografica + 50 migliori ristoranti per Paese/gruppi di Paesi;
Leading: che meritano di essere segnalati per la loro professionalità, autenticità e qualità (200 nominati).
Il Forum e la celebrazione della IDIC come omaggio a Leonardo da Vinci saranno  l’occasione per realizzare una incompiuta culinaria del grande inventore italiano.
In fatto di gastronomia Leonardo aveva idee eccezionalmente innovative per i suoi tempi: “La semplicità è tutto quello che il mio Sire deve riscoprire. E non solo lui ma tutto il paese”, scriveva Leonardo.
E il suo Sire altri non era che Ludovico Sforza (il Moro), reggente di Milano al quale Leonardo propose di preparare, in occasione di un grande banchetto, un inusuale piatto da portata per ogni commensale. Doveva contenere dieci elementi compresi un involtino d’acciuga in cima a una rondella di rapa scolpita a mo’ di rana; un’altra acciuga avvolta attorno a un broccolo; un petto d’uccello; un uovo di pavoncella; un testicolo (sic) di pecora con panna (freddo); una zampa di rana su una foglia di tarassaco e uno stinco di pecora cotto, con l’osso.
Quanto questa ricostruzione sia vera o verosimile o una delle tante attribuzioni (divertissement, a volte escogitati, per puro esercizio esegetico), non si saprà mai per certo, in ogni caso un Ludovico il Moro, probabilmente scandalizzato, avrebbe proibito tassativamente a Leonardo di preparare quel menu facendolo rimanere così un sogno mai realizzato dall’autore della Monna Lisa.

Palazzo Bovara

A 500 anni dalla sua scomparsa, in occasione della XII IDIC, ma anche del lancio ufficiale di Melius, a Palazzo Bovara, il 7 maggio, dieci grandi cuochi, da Milano, da altre città italiane e dal resto del mondo, in un simbolico omaggio Pop a Leonardo, ricreeranno quel piatto di portata da lui sognato.
Tra i cuochi Marco Bottega (Aminta, Genazzano RM*), Nicola Cavallaro (Un posto a Milano); Davide Caranchini (Materia, Como*), Armando Codispoti (Osteria Rossini, Beirut, Lebanon), Heros De Agostinis (Beck at Brown’s*, London); Donato De Santis (Cucina Paradiso, Buenos Aires), Felice Lo Basso (Felix, Milano*); Angelo Sabatelli (Angelo Sabatelli, Putignano, Bari*), Tano Simonato (Tano passami l’olio, Milano*) e Luigi Taglienti (Lume, Milano*).
Ognuno dei cuochi interpreterà uno degli elementi, in maniera soggettiva, ma anche in linea con il pensiero di Leonardo e, soprattutto, con i valori della cucina italiana emersi negli ultimi cinque secoli.