Bahamas: nel piatto lo strombo

Bahamas, arcipelago delle Bahamas, a poco più di 10 ore di volo dall’Italia, quello che nell’immaginario comune è considerato un paradiso terrestre: sole e temperature miti lungo tutto l’arco dell’anno, lusso, casinò e un mare cristallino ricco di varietà di pesci perfetto per un semplice bagno o per straordinarie immersioni sulla barriera corallina.

Lo Stato delle Bahamas
, composto da almeno settecento isole, molte delle quali coralline, alcune completamente disabitate, si trovano nell’Oceano Atlantico, a est della Florida, nel Mar dei Caraibi e fanno parte del Commonwealth, la cui sovranità appartiene al Regno Unito: uno Stato, un arcipelago, che riuscirà a sorprendere per la sua bellezza, la sua unicità.

E oggi, non parliamo di mare cristallino, di spiagge di sabbia bianca e fine come borotalco, di pesci colorati, ma scopriamo queste straordinarie isole attraverso il cibo: sebbene alle isole Bahamas si possa trovare praticamente qualsiasi tipo di piatto internazionale, una volta sul posto sarebbe un errore imperdonabile perdere l’occasione di assaggiare le pietanze locali.

I frutti di mare e il pesce sono l’alimento base della cucina di queste isole tra Oceano Atlantico e Caraibi: particolarmente apprezzato è lo strombo (conch – si pronuncia ‘konk’), un mollusco dalla carne soda e bianca, utilizzato in una varietà infinitamente fantasiosa di piatti: servito crudo, spruzzato di lime e spezie, il conch è l’emblema della freschezza, ma può anche essere fritto, cotto al vapore e aggiunto a zuppe, insalate e stufati.

All’ombra della sopraelevata che collega Nassau a Paradise Island, riposano le sonnolente banchine dei pescatori, i vivaci mercati della frutta e i chioschi dai colori sgargianti di Potter’s Cay. Tutto il giorno vengono preparati piatti di conch fresco con ricette davvero particolari.

Per gustare le frittelle di conch dirigetevi senza indugio al Fish Fry: ogni isola delle Bahamas ne possiede uno, anche se qui ci concentreremo su quello di Nassau: Arawak Cay, è il più stravagante, una lunga via punteggiata da ristoranti tradizionali con posti a sedere; non molto distante Junkanoo Beach con chioschi dove compare uno snack in un’atmosfera informale e di festa, l’aria profumata di pollo grigliato e mais dolce, tra shaker in movimento nell’atto di mixare cocktail che non assaggerete da nessun’altra parte.
I chioschi pittoreschi sembrano realizzati con materiali che potrebbero essere arrivati sulla spiaggia dopo una mareggiata: schietta atmosfera caraibica.


Rock lobster
è l’aragosta senza chele delle Bahamas: può essere servita in insalata o macinata (se unita ad altre pietanze), oppure alla griglia, su un cabaret di verdura.

Allo stesso modo vengono cucinati i granchi di terra, una delle specie più comuni in queste isole, protagonisti di uno dei piatti locali più diffusi, ossia peas’n rice, riso condito con il crostaceo e con i fagioli caiani, i pigeons peas, altri protagonisti indiscussi della tavola alle Bahamas.

Altra specialità sono le saporite zuppe come la chicken souse: gli unici ingredienti sono acqua, cipolle, alette di pollo, succo di lime, sedano, carote, alloro e peperoncino.

Tru Bahamian Food Tours offre ai visitatori delle Bahamas esperienze culinarie locali davvero autentiche: i tour gastronomici vengono meticolosamente realizzati e condotti da guide locali coinvolgenti e ben informate che sono desiderose di condividere la versione più golosa delle Bahamas.


Come parlare di Caraibi e Bahamas e non pensare immediatamente al rum?: se vi trovate a Nassau, la distilleria John Watling’s Distillery (info: www.johnwatlings.com ) produce l’omonimo rum, soprannominato ‘The Spirit of the Bahamas’: ha sede nello storico Buena Vista Estate fondato nel 1789; è possibile visitare la proprietà gratuitamente ogni giorno e degustare il noto John Watling puro o declinato nei signature cocktail proposti.

Il cocktail più famoso a base di rum Bahamas rimane però sicuramente il Bahama Mama i cui ingredienti sono – oltre al rum ambrato – rum al cocco, succo d’ananas, succo d’arancia, granatina e una decisa ed energica shakerata!

Per i palati eleganti, amanti della ricercatezza, le Bahamas riservano tante sorprese incarnate da giovani chef intraprendenti: un’esperienza culinaria raffinata è sicuramente quella presso il Graycliff, boutique hotel di proprietà italiana ( www.graycliff.com ), la cui cucina incarna l’eleganza nella migliore tradizione continentale e delle Bahamas con un menu di ricette segrete e distintive.

L’innovazione culinaria creativa ha portato a una varietà di piatti sontuosi e raffinati, i quali, unitamente all’atmosfera tranquilla, gli ambienti pregiati e all’ineccepibile servizio, ha guadagnato al Graycliff Restaurant 5 stelle e una reputazione internazionale. Qui è possibile partecipare alla Graycliff Culinary Academy, tenuta dall’Executive Chef: si tratta di una lezione interattiva in cui gli ospiti imparano l’arte della cucina del ristorante dell’hotel, cimentandosi nella preparazione di un menu appositamente selezionato abbinato e a un bicchiere di vino proveniente dalle bottiglie custodite nella dotata cantina ( https://www.graycliff.com/culinary/ ).

Tra le esperienze proposte dal Graycliff, una in particolare si addice agli amanti del vino: Wine Blending Class associa una degustazione di vini all’interno di una suggestiva chiesa sconsacrata, la più antica delle Bahamas, alla miscelazione dei vini per creare la propria etichetta ( www.graycliff.com/bahama-barrels/ )

Dalle cucine di un hotel 5 stelle all’immediatezza di un catch’n cook: protagonisti i sapori, niente fronzoli, la spiaggia e l’oceano: questa tradizionale pratica prevede la cottura su fuoco degli ingredienti, lì, dove sono stati pescati: pesci leoni affumicati in foglie di banano, aragoste, gustate una birra Kalik, o Sands – le birre locali – per un’esperienza veramente indimenticabile.
Info:
www.bahamas.com/it