Kerala.
Corrispondenze dall’India

Ma che lingue parlano gli spiriti che popolano Kochi?

Le loro voci, si sentono le voci.

Sussurri. Bisbigli. Mescolanze di costumi. Religioni. Dialetti.

Reti da pesca cinesi, una sinagoga, antiche moschee, case portoghesi, spoglie del dominio britannico, pezzi d’Olanda. È tutto qui. Intrecci.

Visibili.

La costa del Malabar è magica e i suoi spiriti bisbigliano.

Kochi è un miscuglio di vite. Un miscuglio di religioni, di persone diverse, di profumi. Kochi è magica. L’ho sentito subito che questa cittadina è un luogo speciale.

Passeggiare. Basta passeggiare per coglierne l’essenza, l’unicità, la commistione di stili. Edifici e mescolanze. Architettura che racconta storie perse nei secoli. Storie lontane e ricche di fascino. Il profumo di spezie e di essenze accompagna i miei sensi. Questa era la strada delle spezie, i commercianti si incontravano qui e incontrandosi si conoscevano. Conoscendosi si rispettavano. Rispettandosi davano seguito all’umana specie. Umanità.

Mi sento a casa. La tranquillità avvolge questa zona del Kerala. La bassa stagione turistica aiuta a coglierne la vera essenza, la sostanza.

Andare a zonzo, conversare con i venditori, con gli abitanti curiosi.

Amo ascoltare le loro storie. Sono gentili, sorridenti, disponibili.

Mi sento molto ricca, sapete?

Mi arricchisce ogni incontro, ogni esperienza. Ogni scambio. Ogni attimo di vita.

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Il sud dell’India è molto diverso da dove vivo io. Le palme e la vegetazione rigogliosa mi fanno sentire ai tropici. Il mare, le backwaters, il colore brillante della pelle dei suoi abitanti. Gli uomini in sarong sono così distanti dai professionisti frettolosi di Delhi. Storie.

Conoscere le storie dei luoghi.

Le storie magiche di Kochi, il pesce cucinato divinamente. La presentazione dei piatti è un festival per gli occhi.

Pura gioia annusare il profumo del cibo che proviene dalle cucine. Annusiamo. Socchiudo gli occhi e provo a indovinare.

Il Kerala è profondo sud, spiagge meravigliose e backwaters, rete di canali che costeggiano il litorale e penetrano l’entroterra. Kerala, spezie e ayurveda. Street art, pesce profumato, palme da cocco e vegetazione rigogliosa.

È un’altra India. Un’altra storia.

Lontana ma facilmente fruibile.

Un’India più semplice forse. Meno estrema. Meno complessa. È un’India più rilassante. Un’India imperdibile. Un’India che mi mancherà.

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